06 giugno 2012

NUOVI MONDI
“Il Nuovo Inizio” 
Da dove viene l’irresistibile voglia di Apocalisse di Dast e Rapa? La risposta è in questo capitolo… Non si tratta di un desiderio di distruzione puramente satanico, negativo o nichilista, al contrario. Perché la fine significa nel contempo un nuovo inizio.
Diverse religioni, tradizioni e leggende descrivono il tempo in modo ciclico, secondo un processo involutivo in quattro fasi. Sono i quattro Yuga della religione indù e le quattro età della tradizione greco-romana: età dell’oro, dell’argento, del bronzo e del ferro. Il periodo che stiamo vivendo corrisponde al Kali-Yuga, l’età del ferro, e viene definito perfettamente dalla tradizione nordico-norrena come “Ragnarök” (oscuramento degli Dei). Il Kali-Yuga finirà solo con l’Apocalisse, a cui seguirà una nuova età dell’oro.
Negli ultimi decenni, rivelazioni apocalittiche si sono diffuse negli ambienti più svariati. Charles Manson avrebbe profetizzato una guerra razziale devastante, dove gli unici superstiti sarebbero stati lui e la sua “Famiglia”, che si sarebbero salvati nascondendosi in una caverna nella valle della morte chiamata “il pozzo del diavolo”. Usciti da lì, avrebbero trovato un nuovo mondo.
Molto più vicina alla spirito artistico di Dast e Rapa è la visione di un oscuro culto degli anni Sessanta e Settanta, “The Process – Church of the Final Judgement”. Secondo The Process “Cristo e Satana elimineranno il loro conflitto e verranno insieme per la Fine: Cristo per giudicare, Satana per eseguire il giudizio. Puro amore disceso dalla sommità del paradiso unito al puro odio salito dall’abisso dell’inferno”. A quel punto, i membri di The Process sarebbero stati 144.000, le 144.000 anime che sopravvivranno nella gloria del nuovo inizio, come indicato dal quarto versetto del settimo capitolo dell’Apocalisse di Giovanni. The Process vedeva il mondo che li circondava come il regno delle “forze grigie”, che avevano creato una società dominata dalla mediocrità, dall’ignoranza e dal conformismo. L’unica speranza di rinnovamento era naturalmente l’Apocalisse, che avrebbe fatto tabula rasa di tutto, dando origine al nuovo inizio.
Le opere di Dast e Rapa sono popolate da anime melanconiche ed emarginate che, come i membri di The Process, non si riconoscono nella realtà e nella società che li circonda, perché sentono di vivere in un mondo che non è il loro. Ma in questo disagio permane sempre un punto fermo, che mantiene alto lo spirito e saldo il cuore. E’la certezza del nuovo inizio, di una rinascita e di un rinnovamento (anche interiore), che viene espressa dagli artisti nelle opere con proliferazioni di mammelle o che grondano latte.
In quella nuova età, come scrisse il poeta greco antico Esiodo, la vita sarà “simile a quella degli Dei” e vi sarà “un’eterna giovinezza di forze”.
Alessandro Papa

Elena Rapa
Germinazione I
tecnica mista su carta, 22×30 cm, 2011
Elena Rapa
Germinazione II
tecnica mista su carta, 22×30 cm, 2011
Elena Rapa
Germinazione III
tecnica mista su carta, 22×30 cm, 2011