06 giugno 2012

MUTAZIONI
“Touched by the hand of God” 
Tutte le culture sono nate da narrazioni di visionari, di toccati dalla mano di Dio, di mutati e mutanti. La mutazione, per essere davvero tale, deve essere ereditaria. In genetica alcune mutazioni possono rendere le cellule maligne. In un essere umano adulto ogni giorno muoiono dai 50 ai 100 miliardi di cellule. In un anno la massa delle cellule ricambiate è pari alla massa del corpo stesso.
Ma in un organismo, non tutte le cellule hanno la stessa durata di vita: in un corpo umano le cellule della pelle vivono in media 20 giorni, quelle dell’intestino 7 giorni, i globuli rossi 120 giorni, quelli bianchi 2 giorni e le cellule neuronali e muscolari per tutta la vita.La tradizione orale è una costante e continua mutazione, spesso rielaborata attraverso altri codici simbolici, l’imitazione o la sperimentazione.
Alcune di queste decodifiche sono maligne, hanno portato la regressione del “DNA” trasmesso e, più in generale, l’appiattimento culturale.La mutazione rientra in uno scenario di probabilità, è prevista e prevedibile (in quanto possibile).
Forse sarebbe più corretto definirla uno scatto evolutivo, un incontro casuale di diversi elementi, esistenti e soggetti a regole, che porta a qualcosa di inconsueto, magari sconosciuto all’intelletto umano, ma che rientra comunque nelle leggi naturali. Tutte le culture hanno avuto Araldi il cui compito era mostrare, e tentare di spiegare, al mondo queste accelerazioni evolutive. Compito che oggi spetta agli artisti, spalancatori di porte, interruttori neuronali, gameti visionari.
Elena Rapa e Dast sono stati toccati dalla mano di Dio. Mostrano al prossimo ciò che sta nel retro delle nostra vite; collaborando con sette volte sette realtà artistiche diverse, trasmettendo la loro umiltà, la voglia di comunicare e l’etica creativa. Oggi si chiama networking selettivo, ieri dedizione e voglia di condivisione.Sono cellule impazzite portatrici di sguardi su ciò che gli altri non vedono.Alfieri di evoluzioni in modo esponenziale, una pura energia che si espande come una ragnatela.
 Giovanni Cervi